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Ventilazione meccanica controllata (VMC)

Realizzazione impianti di ventilazione meccanica controllata

Negli ultimi anni la crescente sensibilità rispetto alla sostenibilità ambientale ed al risparmio energetico ha portato dei cambiamenti sostanziali nella tecnica di costruzione degli edifici. Infatti le case moderne classificate come A+++, vengono costruite utilizzando quello che in gergo si chiama “cappotto” realizzato con appositi materiali isolanti e serramenti con doppi o tripli vetri allo scopo di isolarle e quindi ridurre notevolmente le “perdite” di calore verso l’esterno e ridurre di conseguenza il consumo di combustibile necessario al riscaldamento.

Con questo maggiore isolamento termico si è riscontrato però che l’aria all’interno delle abitazioni si ritrova ad essere spesso inquinata da sostanze emesse dai materiali d’arredo, dai prodotti per la pulizia, da umidità e vapori di cottura, dalle polveri provenienti dall’esterno e spesso persino dal fumo di tabacco.
Si rende necessario quindi un costante ricambio d’aria all’interno dell’abitazione, ricambio che si può effettuare in due soli modi:
  • 1. Aprendo le finestre ed arieggiare i locali molto frequentemente, sistema immediato ma controproducente: il calore accumulato nel tempo si disperderebbe e si avrebbe un significante spreco di energia.
  • 2. Installando un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata che ha lo scopo di eliminare gli inquinanti e recuperare fino al 90% il calore che altrimenti verrebbe espulso con l’aria viziata.

Ricordiamo che l’umidità è uno degli elementi più nocivi negli edifici, in una normale abitazione se ne producono almeno 15 litri al giorno; bagni e cucina sono gli ambienti maggiormente interessati.

L’umidità causa la formazione di muffe sulle parti più fredde delle pareti esterne, solitamente negli spigoli in alto; spesso causa il distacco della pittura e nei casi più gravi anche dell’intonaco.
Danneggia i mobili provocando il distacco delle parti incollate e la deformazione di quelli in legno massello. Danneggia i materassi, i tendaggi e gli indumenti rendendoli maleodoranti, insieme agli armadi.

Grazie alle premesse sopra esposte possiamo affermare che un impianto di ventilazione meccanica controllata serve a prelevare aria pulita dall’esterno, filtrarla, condizionarla ed a immetterla nei locali a bassa produzione di inquinanti, quali il soggiorno, studio e camere da letto.
Contemporaneamente, procede con l’espulsione verso l’esterno dell’aria viziata che si crea nei locali cucine, bagni e lavanderie.

Cos’è e come funziona un impianto di ventilazione meccanica controllata?

VMC è l’acronimo di Ventilazione Meccanica Controllata e serve ad effettuare un corretto ricambio dell’aria di un edificio, senza la necessità di aprire le finestre e disperdere calore. Il funzionamento è assicurato tramite i seguenti componenti:

Filtri aria

Sono fondamentali perché purificano l’aria in ingresso, bloccando gli inquinanti esterni come polvere, pollini, batteri e lo smog.
Ne esistono di varie tipologie ma i più diffusi sono quelli ad azione meccanica a tasche, che sono i più efficienti poiché hanno una maggior superficie filtrante. I migliori sono quelli di categoria F7, per garantirne il corretto funzionamento vanno sostituiti con dei nuovi filtri.

Scambiatore di calore

Lo scambiatore di calore (o recuperatore) è il cuore di un impianto VMC. Esso è fondamentale per non disperdere il calore presente internamente alla casa ed evitare così uno spreco di energia. All’interno del recuperatore avviene uno scambio di calore tra l’aria calda in uscita e l’aria fredda in ingresso: la prima cede energia termica alla seconda. Naturalmente, i due flussi non vengono a contatto diretto tra di loro, per evitare che l’aria viziata che deriva dai locali tecnici contamini l’aria pulita di rinnovo. Il disegno sopra riportato può aiutarci a capirne il funzionamento.

Canali di distribuzione

I canali di distribuzione sono le tubazioni all’interno in cui passa l’aria necessaria per la ventilazione. Possono essere distribuiti nei controsoffitti oppure per raggiungere alcune zone possono essere inserite nel massetto sottopavimento oppure nelle tracce a parete. Nel primo caso sono flessibili circolari, nel secondo caso sono rigidi e piatti. In fase di progettazione è importante progettare il punto di uscita del condotto di estrazione lontano a quello dell’immissione, per evitare che i due flussi si contaminino

Griglie e Diffusori

Questi componenti non hanno bisogno di spiegazioni: essi sono gli elementi visibili all’interno della casa poiché distribuiscono l’aria nei vari ambienti. Ce ne sono di svariati modelli: si va dalle classiche bocchette di mandata a quelli più elaborati, come, per esempio, a getto elicoidale, circolare, lineare o multidirezionale.

Con oltre 300 impianti realizzati, siamo in grado di proporre la soluzione adatta a qualsiasi esigenza.

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